SERGIO CAPUTO

SERGIO CAPUTO
chitarra e voce

PATRIZIO SACCO
basso

MARCO MONACO
batteria

Alzi la mano chi non ricorda le canzoni di Sergio Caputo, l'autore di tanti, indimenticabili, successi da “Un Sabato Italiano” a “È l'astronave che va”, da “Italiani Mambo” a “Ne approfitto per fare un po' di musica”, solo per citarne alcune. Dopo anni le radio continuano a passare i suoi vecchi successi mantenendoli attuali. Oggi Sergio vive in California (San Francisco per l'esattezza) ma continua i suoi tour in Italia, che vedono i locali in cui si esibisce riempirsi di fan, vecchi e nuovi. Al Bravo Caputo ha già suonato più volte, l'ultima per la presentazione dell'album “La notte è un pazzo con le meches” (accompagnato da una band di jazzisti coi fiocchi: Mauro Beggio, Paolo Vianello, Edu Hebling e Giulio Visibelli). 

 

SERGIO CAPUTO QUARTET 

Era il 1983 quando uscì uno degli album più ascoltati, celebrati e iconici degli anni '80: "Un sabato italiano" - per Rolling Stones Italia uno dei 100 dischi italiani più belli di sempre - l'indimenticabile primo successo di Sergio Caputo, i cui pezzi compongono l'immaginario collettivo di un intero decennio. Brani come "Bimba se sapessi", "Io e Rino", "Mettimi giù" e il celeberrimo "Un sabato italiano", dopo più di trent'anni, continuano a venire trasmessi dalle radio che li mantengono attuali. Il secondo album, "Italiani Mambo" (1984), è un altro grande successo e vende addirittura più del primo, consacrando Caputo come uno dei più intelligenti autori della sua generazione. Seguono "No smoking","Ne approfitto per fare un po' di musica", "Storie di whisky andati" (che contiene il brano "Non bevo più tequila") e la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con il brano "Il Garibaldi innamorato" (salirà sul palco del Teatro Ariston altre due volte). A maggio è uscito il suo ultimo album "Oggetti smarriti".
Per il concerto del Bravo Caputo si presenta con il suo nuovissimo quartetto. 

 

SERGIO CAPUTO TRIO 

Era il 1983 quando uscì uno degli album più ascoltati, celebrati e iconici degli anni '80: "Un sabato italiano" - per Rolling Stones Italia uno dei 100 dischi italiani più belli di sempre - l'indimenticabile primo successo di Sergio Caputo, i cui pezzi compongono l'immaginario collettivo di un'intera decade. Brani come "Bimba se sapessi", "Io e Rino", "Mettimi giù" e il celeberrimo "Un sabato italiano", dopo più di trent'anni, continuano a venire trasmessi dalle radio che li mantengono attuali. Il secondo album, "Italiani Mambo" (1984), è un altro grande successo e vende addirittura più del primo, consacrando Caputo come uno dei più intelligenti autori della sua generazione. Seguono "No smoking","Ne approfitto per fare un po' di musica", "Storie di whisky andati" (che contiene il brano "Non bevo più tequila") e la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con il brano "Il Garibaldi innamorato" (salirà sul palco del Teatro Ariston altre due volte). Amatissimo dal pubblico, Caputo si presenta al Bravo dopo una lunga assenza per ripercorrere con tutti voi i più grandi successi della sua carriera. 

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